Il Governo sta facendo di tutto per boicottare il referendum, prima lo divide dalle elezioni amministrative, nonostante le spese aggiuntive, poi lo stesso Renzi invita a non andare a votare, scordandosi che il voto oltre ad essere un “diritto” é un “dovere” di ogni italiano. Ciò ci fa pensare che Renzi stia difendendo gli interessi di tutte quelle multinazionali straniere che sfruttano i nostri giacimenti a costi per loro assai convenienti. Invitiamo i nostri simpatizzanti e tutti i cittadini ad andare a votare domenica 17 aprile e votare “SI” per dire “NO” alle lobby straniere del petrolio che sfruttano i nostri governanti incapaci di definire una precisa linea di sviluppo economico per l’Italia.
mercoledì 13 aprile 2016
VOTA "SI" AL REFERENDUM DI DOMENICA 17 APRILE
Siamo fermamente convinti che il voto di domenica sia necessario per dare un segnale preciso ai lobbisti ed alle multinazionali straniere che sfruttano i giacimenti di petrolio e gas presenti nel Mediterraneo. Abbiamo voluto sposare la causa del “SI” perché crediamo che attualmente le trivellazioni nel nostro mare vadano contro gli interessi italiani. La maggior parte delle aziende che gestisce le estrazioni sono straniere e sfruttano i giacimenti con dei diritti da versare nelle casse dello Stato assolutamente ridicoli! Attualmente si parla del 10% per il gas e 7% per il petrolio se pensiamo che in Guinea sono al 25% mentre in Norvegia e Russia sono al 80% capiamo subito che il Governo italiano sta facendo il gioco delle lobby straniere, favorendole e colpendo così un’azienda nazionale come ENI di cui lo Stato detiene la maggioranza delle azioni. Tale situazione non favorisce certamente la crescita industriale italiana e i posti di lavoro dei nostri connazionali. Allo stesso tempo siamo dalla parte dei pescatori italiani i quali denunciano da tempo le restrizioni e l’impossibilità di pescare in determinate aree. A ciò si collega anche il fattore ambientale, per noi non secondario. CASAGGì ha da sempre a cuore la tutela del territorio senza scadere in isterismi ed esasperazioni di cui sono vittime certi movimenti e partiti. Siamo certi che il futuro italiano debba essere segnato dallo sviluppo del turismo, dell’agricoltura e dell’industria, il tutto il più possibile in armonia con l’ambiente, quindi rigettiamo ogni forma di inquinamento non strettamente necessario alla crescita economica nazionale. Per queste ragioni abbiamo fatto quest’azione congiunta a Siena e provincia, ma il nostro impegno non si ferma qui! In questi giorni i militanti di CASAGGì Scuole, ossia i giovani delle scuole superiori che aderiscono alla nostra Comunità, sono davanti agli istituti per informare i loro coetanei sulle motivazioni di questo referendum che molto probabilmente influirà sul loro futuro.
Il Governo sta facendo di tutto per boicottare il referendum, prima lo divide dalle elezioni amministrative, nonostante le spese aggiuntive, poi lo stesso Renzi invita a non andare a votare, scordandosi che il voto oltre ad essere un “diritto” é un “dovere” di ogni italiano. Ciò ci fa pensare che Renzi stia difendendo gli interessi di tutte quelle multinazionali straniere che sfruttano i nostri giacimenti a costi per loro assai convenienti. Invitiamo i nostri simpatizzanti e tutti i cittadini ad andare a votare domenica 17 aprile e votare “SI” per dire “NO” alle lobby straniere del petrolio che sfruttano i nostri governanti incapaci di definire una precisa linea di sviluppo economico per l’Italia.
Il Governo sta facendo di tutto per boicottare il referendum, prima lo divide dalle elezioni amministrative, nonostante le spese aggiuntive, poi lo stesso Renzi invita a non andare a votare, scordandosi che il voto oltre ad essere un “diritto” é un “dovere” di ogni italiano. Ciò ci fa pensare che Renzi stia difendendo gli interessi di tutte quelle multinazionali straniere che sfruttano i nostri giacimenti a costi per loro assai convenienti. Invitiamo i nostri simpatizzanti e tutti i cittadini ad andare a votare domenica 17 aprile e votare “SI” per dire “NO” alle lobby straniere del petrolio che sfruttano i nostri governanti incapaci di definire una precisa linea di sviluppo economico per l’Italia.
Iscriviti a:
Post (Atom)