lunedì 9 novembre 2015
"A ROM E CLANDESTINI CI PENSA LA BOLDRINI"
Laura Boldrini, il Presidente della Camera (o "la PresidentA" come piace a lei), rappresenta tutto ciò per cui noi combattiamo. Da quando si è messa a sedere sulla poltrona principale della Camera ha iniziato a riversare tutto il suo odio verso ciò che rappresenta l’Italia e l’italianità. Spesso ha superato abbondantemente i paletti che il suo ruolo di arbitro imparziale impongono cercando, di fatto, di influenzare l’aula e l’opinione pubblica. È sovente beatificare i flussi migratori senza considerare i risvolti negativi di tali eventi. Come se non bastasse si è autoproclamata di fatto paladina degli immigrati e dei rom ponendosi a difesa di queste due categorie, nel novembre 2014 disse: “i rom vanno valorizzati, dire che rubano è come dire che tutti gli italiani sono mafiosi” e per quanto riguarda gli immigrati nello scorso aprile dichiarò: “I nuovi partigiani sono costretti ad attraversare il Mediterraneo per arrivare qui” e poi: “lo stile di vita dei migranti sia il nostro”. Riteniamo queste frasi offensive nei confronti dei cittadini italiani che si vedono diminuire servizi, aumentare tasse e posticipare il pensionamento quando a migliaia di immigrati si concede vitto e alloggio a scatola chiusa ossia senza assicurarsi che siano realmente dei rifugiati. La signora Boldrini detesta tutto ciò che lei non approva e si spinge a dare lezioni di civiltà a destra e a manca fino a colpevolizzare quegli stati che si rifiutano di accogliere i profughi che non siano rifugiati. Qualche giorno fa accusò il Governo ungherese di Orban definendo il muro, eretto per difendere il territorio nazionale, come un “atto vergognoso e penoso" oppure è arrivata a dire che preferisce difendere i migranti piuttosto che difendere i confini di stato. Quest’ultima esternazione è quanto mai grave soprattutto se detta da una delle più alte cariche dello Stato. Chiaramente la Signora Boldrini preferisce continuare questa tratta di esseri umani invece che impedire le partenze ed evitare così morti e disgregazione sociale in Italia. Oggi è qui a Siena e noi siamo qui per far vedere che ci sono degli italiani che non si fanno prendere in giro e soprattutto per dimostrare che non accettiamo passivamente le sue lezioni buoniste.
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