Nuovo governo, nuova Riforma della Scuola. Ogni volta è la
stessa musica: le esigenze degli studenti sono messe in secondo piano e i
problemi che affliggono il mondo dell’Istruzione restano tali e quali.
La coppia Renzi-Giannini ha partorito la “Buona Scuola”, che
ha già suscitato feroci polemiche: poche novità in merito alle decine di
migliaia di insegnanti precari e potere spropositato al Preside, vero sceriffo
della scuola: una prospettiva disarmante per i tanti Istituti nei quali questa
figura si è fatta conoscere per parzialità e faziosità. Il raccordo tra scuole
e imprese, poi, non lascia spazio all’immaginazione: si è aperta la strada
all’aziendalizzazione della scuola, sempre più soggetta ai ritmi serrati e alle
feroci regole del mercato, annientando missione educativa che la scuola
dovrebbe preservare.
Una riforma che ricalca le volontà dei “poteri forti”:
creare masse addomesticate e silenti, greggi senza identità e senza certezze,
privati delle proprie radici e dei propri miti, degli slanci e delle speranze
che ogni sana generazione dovrebbe avere.
L’edilizia scolastica, che avrebbe dovuto avere la priorità,
non sembra aver subito accelerazioni: le strutture continuano ad essere
fatiscenti, mentre sono inesistenti investimenti seri sulla ricerca e sull’aggiornamenti
degli strumenti utili all’insegnamento.
La “Buona Scuola” è la negazione di ciò che il mondo
dell’Istruzione dovrebbe essere: una comunità educante lontana dal nozionismo e
dal tecnicismo; la manifestazione di una Civiltà che affonda le radici nella
storia di Roma e di Atene, che parla la lingua di Dante, che contempla la
bellezza di Michelangelo e di Botticelli, la filosofia di Marco Aurelio e di
Gentile, la terribile voglia di scoprire la vita e di edificarla nella palestra
del pensiero e dell’azione.
Non puoi restare indifferente: è il momento di schierarsi!